ASSE.CO.: i Consulenti del Lavoro garanti di legalità

E’ stato siglato il 12 gennaio 2014 il protocollo d’intesa fra il Ministero del Lavoro e l’Ordine dei CDL per l’asseverazione della regolarità delle imprese in materia di contribuzione e retribuzione.

La convenzione, sottoscritta dal Ministro Giovannini e dalla Presidente Calderone, rappresenta un ulteriore passo verso la diffusione della cultura della legalità e la semplificazione degli adempimenti a carico delle imprese.
I Consulenti del lavoro diventano asseveratori di conformità dei rapporti di lavoro. Con l’innovativo Protocollo d’intesa, infatti, può partire l’operazione denominata ASSE CO. L’ottenimento della conformità contributiva e retributiva esenta i datori virtuosi dalle ispezioni del ministero del lavoro, costituisce elemento di cui gli ispettori devono tener conto nella definizione degli accertamenti e può essere utilizzata per la verifica delle regolarità delle imprese negli appalti privati.
Per i consulenti del lavoro, professionisti ai quali il legislatore ha già assegnato negli ultimi anni un ruolo sussidiario affidando loro altre funzioni pubbliche, come la certificazione dei contratti di lavoro, l’intermediazione, la selezione, la conciliazione e l’arbitrato, si tratta di un significativo ampliamento di competenze con un ulteriore riconoscimento del ruolo di terzietà. Le finalità della convenzione, oltre alla diffusione la cultura della legalità e alla semplificazione degli adempimenti, sono rappresentate dal fatto che le aziende certificate non rientreranno tra quelle destinatarie dell’ordinaria attività ispettiva (salvo specifica richiesta di intervento o indagini particolari). La certificazione, inoltre, potrà essere utilizzata da soggetti terzi, pubblici e privati, ad ogni fine ritenuto coerente con le finalità del protocollo e riconducibili alla regolarità dei datori. La convenzione stabilisce l’applicazione del regime sanzionatorio penale nel caso di falsa attestazione.
ASSE CO sarà rilasciata dal Consiglio Nazionale dell’Ordine, su istanza volontaria del datore di lavoro, sulla base di due dichiarazioni di responsabilità: una del datore sulla non commissione di illeciti nell’anno precedente l’istanza (lavoro minorile, tempi di lavoro, sicurezza sul lavoro, lavoro nero); l’altra del consulente del lavoro sulla sussistenza dei requisiti per il rilascio del Durc e sul rispetto della contrattazione collettiva.
L’elenco dei datori che otterranno ASSE CO sarà pubblicato sul sito del Ministero del Lavoro e da quello del Consiglio Nazione Ordine Consulenti del lavoro. Il testo del protocollo d’intesa, le interviste ai protagonisti dell’accordo e tutta la documentazione sono scaricabili dal sito istituzionale dei Consulenti del Lavoro www.consulentidellavoro.it

Come diventare Consulente del Lavoro

I Consulenti del lavoro sono professionisti dell’area giuridico-economica che esplicano le proprie funzioni soprattutto nell’ambito di realtà imprenditoriali medio-piccole, occupandosi principalmente della consulenza per la gestione del personale, della contabilità lavoro, di tributi, previdenza e di tutti i contatti con Enti di primaria importanza quali INPS, INAIL, Agenzia delle Entrate e altri.

L’attività del Consulente del lavoro si colloca quindi in posizione centrale tra impresa, istituzioni pubbliche e lavoratori, diventando una sorta di dirigente esterno all’azienda.

La professione, inizialmente individuata con legge n. 1815/1939, trova una sua prima specifica regolamentazione con la legge n. 1081/1964 che istituisce l’Albo dei Consulenti del lavoro, mentre nel 1979 vi è stato il pieno riconoscimento dell’Ordine professionale.

Il suo ambito professionale comprende:

  • amministrazione del personale (subordinato, autonomo e parasubordinato);
  • calcolo e asseverazione del costo del lavoro, determinazione e calcolo dell’accantonamento del trattamento di fine rapporto;
  • ammortizzatori sociali (consulenza ed assistenza);
  • risoluzione rapporti (mobilità, licenziamenti collettivi, ecc.);
  • dichiarazione e denunce previdenziali, assistenziali, assicurative e fiscali;
  • contenzioso del lavoro, amministrativo, previdenziale, assicurativo, sindacale, giudiziale e stragiudiziale;
  • contenzioso fiscale, operazioni societarie, dichiarazioni e prestazioni amministrative, contabili, fiscali-tributarie e formazione del bilancio;
  • contrattualistica (contratti, certificazione, conciliazioni, arbitrati);
  • consulenze tecniche di parte (controversie di lavoro, previdenziali, assicurative, di assistenza sociale, fiscali e in atti aventi natura negoziale).
  • Servizi di Politiche Attive del mercato del lavoro.

Come diventare Consulente del Lavoro

Per poter accedere alla Professione di Consulente del Lavoro è previsto un periodo di tirocinio, di 18 o 24 mesi, e un esame di abilitazione alla professione, da svolgersi in apposite sessioni annuali, consistente in una doppia prova scritta e poi, se superato lo scritto, in una prova orale presso la Direzione Regionale del Lavoro.

Il Consiglio Nazionale dei Consulenti del Lavoro in collaborazione con la Fondazione studi ha rilasciato un ottimo ebook, prelevabile gratuitamente dal sito dei Consulenti del Lavoro, che racchiude tutta la normativa sul praticantato (tirocinio professionale del CDL), così come modificata dalla riforma delle professioni.

Abbiamo pensato quindi di condividere questo ebook con i nostri lettori, nella consapevolezza che molti di coloro che ci seguono sono magari in procinto di iniziare un tirocinio, oppure si trovano al termine del loro periodo di studi e da appassionati della materia hanno in mente di avvicinarsi a questa professione.