Approda in Gazzetta Ufficiale il D.L. n.145/2024 recante disposizioni urgenti in materia di ingresso in Italia di lavoratori stranieri, di tutela e assistenza alle vittime di caporalato, di gestione dei flussi migratori e di protezione internazionale, nonché dei relativi procedimenti giurisdizionali. Tra le novità per il 2025, la possibilità, per datori di lavoro e organizzazioni datoriali, di precompilare online le domande di nulla osta al lavoro sul portale del Ministero dell’Interno. Sarà possibile effettuare la precompilazione delle istanze dall’1 al 30.11.24 e, per le domande con scadenza all’1.10.25, dall’1 al 31.7.25. Inoltre, in via sperimentale, per l’anno 2025 saranno rilasciati, visti di ingresso e permessi di soggiorno per lavoro subordinato extra quote, per un massimo di 10.000 istanze, per il settore dell’assistenza familiare o sociosanitaria a favore di persone con disabilità, o over 80. Le domande potranno essere inviate a partire dalle ore 09 del 12.2.25. Dal punto di vista procedurale il decreto precisa che entro 8 giorni dall’ingresso del lavoratore straniero nel territorio nazionale, il datore e il lavoratore sottoscrivono, mediante apposizione di firma digitale, o altro tipo di firma elettronica qualificata, il contratto di soggiorno. Tale documento nel medesimo termine è trasmesso in via telematica a cura del datore allo sportello unico per l’immigrazione per gli adempimenti concernenti la richiesta di rilascio del permesso di soggiorno. Il datore è tenuto, poi, a confermare la domanda di nulla osta al lavoro allo sportello unico per l’immigrazione entro 7 giorni dalla comunicazione di avvenuta conclusione degli accertamenti sulla domanda di visto. In assenza di conferma entro il termine, l’istanza si intende rifiutata e il nulla osta revocato. In caso di conferma, viene rilasciato il visto di ingresso. Il nuovo Decreto Flussi prevede, inoltre, che datori e privati, possano presentare fino a 3 richieste di nulla osta al lavoro. Tale limite non si applica alle richieste presentate tramite le organizzazioni datoriali di categoria e i soggetti abilitati e autorizzati (Consulenti del Lavoro), che garantiscono un numero di richieste proporzionale al volume d’affari o ai ricavi, o compensi dichiarati ai fini dell’imposta sul reddito, considerando anche il numero di dipendenti e del settore di attività dell’impresa. Info dai Consulenti del Lavoro.