Credito d’imposta sanificazione, acquisto DPI e tamponi

Fondazione studi dei Consulenti del lavoro, con la circolare n.16/21 spiega come fruire del credito d’imposta introdotto, al fine di contrastare la diffusione dell’epidemia da Covid-19, dal D.L. n. 73/21. Il credito d’imposta è pari al 30% delle spese sostenute nei mesi di giugno, luglio e agosto 2021 per la sanificazione degli ambienti e degli strumenti utilizzati e per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale e di altri dispositivi atti a garantire la salute dei lavoratori e degli utenti, comprese le spese per la somministrazione di tamponi per Covid-19. Dette spese devono essere sostenute da “soggetti esercenti attività d’impresa, arti e professioni, enti non commerciali, compresi gli enti del Terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti, nonché alle strutture ricettive extra-alberghiere a carattere non imprenditoriale munite di codice identificativo regionale ovvero, in mancanza, identificate mediante autocertificazione in   merito allo svolgimento dell’attività ricettiva di bed and breakfast”.Il credito d’imposta spetta fino ad un massimo di 60.000 euro per ciascun beneficiario.  Vendono individuate tre categorie di spese: quelle sostenute per la sanificazione degli ambienti nei quali è esercitata l’attività lavorativa e istituzionale, o per la sanificazione degli strumenti utilizzati nell’ambito di tali attività; la somministrazione di tamponi a coloro che prestano la propria opera nell’ambito delle attività lavorative e istituzionali; quelle sostenute per l’acquisto di:

dispositivi di protezione individuale, quali mascherine, guanti, visiere e occhiali protettivi, tute di protezione e calzari, che siano conformi ai requisiti essenziali di sicurezza previsti dalla normativa europea; prodotti detergenti e disinfettanti; dispositivi di sicurezza diversi da quelli precedenti, quali termometri, termoscanner, tappeti e vaschette decontaminanti e igienizzanti, che siano conformi ai requisiti essenziali di sicurezza previsti dalla normativa europea, ivi incluse le eventuali spese di installazione; dispostivi atti a garantire la distanza di sicurezza interpersonale, quali barriere e pannelli protettivi, ivi incluse le eventuali spese di installazione. La circolare dei Consulenti del lavoro è reperibile sul sito www.consulentidellavoro.it.

FERIE DA GODERE ENTRO IL 30 GIUGNO

Entro il prossimo 30 giugno dovranno essere godute dai lavoratori dipendenti le ferie del 2019, entro il 20 agosto dovranno essere pagati dai datori di lavoro i contributi sulle eventuali ferie non godute. La disciplina sulle ferie prevista dal Dlgs n. 66/03, distingue 3 differenti periodi di ferie: un primo periodo di 2 settimane (quota parte del «minimo» legale di 4 settimane), un secondo periodo di 2 settimane (che completa il «minimo legale») ed un terzo periodo, pari all’eccedenza del minimo di 4 settimane stabilito dalla legge, che può essere previsto dal Contratto collettivo. Il datore di lavoro ha l’obbligo di concedere e far godere almeno due settimane di ferie entro l’anno di maturazione. Nell’ipotesi di lavoratore assunto in corso d’anno, va preso in esame l’anno effettivo di maturazione delle ferie, in relazione alla data di assunzione. Le due settimane, dovranno essere fruite in modo ininterrotto, qualora il lavoratore ne faccia espressamente richiesta. Il datore di lavoro è obbligato a soddisfare tale richiesta, seppur compatibilmente con le esigenze dell’attività d’impresa. Il datore di lavoro deve, inoltre, concedere e far godere nei 18 mesi successivi al termine dell’anno di maturazione le restanti due settimane di ferie. Pertanto le ferie del 2019, andranno godute entro il 30 giugno 2021. I datori, in ipotesi di mancato godimento delle ferie nei termini, sono tenuti a sommare alla retribuzione imponibile del mese successivo a quello di scadenza del termine anche l’importo corrispondente al compenso per ferie non godute, sebbene non ancora realmente corrisposto in ragione dell’espresso divieto.  La prossima scadenza è il 20 agosto. La contrattazione collettiva può aumentare il periodo di ferie previsto dalla legge, ma non ridurlo, può prevedere la possibilità di ridurre il limite delle 2 settimane, per esigenze eccezionali di servizio o aziendali e può prolungare il tetto massimo di 18 mesi per la fruizione delle settimane di ferie residue. Il termine di fruizione si sospende automaticamente qualora si verifichi una causa di sospensione del rapporto. La monetizzazione delle ferie è ammessa esclusivamente in 3 casi: con riferimento ai periodi maturati fino al 29.4.03, per le ore di ferie stabilite dai CCNL, in aggiunta a quelle legali ed in caso di contratti a tempo determinato di durata inferiore ad un anno. Tutte le info sono reperibili dai Consulenti del lavoro.

“Competenze e strategie per la ripartenza” al Festival del Lavoro

Attenzione all’attualità, provando a mettere a fuoco in che modo proiettare il mercato del lavoro italiano verso un orizzonte più dinamico e inclusivo post pandemia: con il titolo “Competenze e strategie per la ripartenza” prenderà il via il 28 e 29 aprile, la dodicesima edizione del Festival del Lavoro che anche quest’anno, in ottemperanza alle disposizioni per far fronte all’emergenza, si svolgerà in modalità online sul sito www.festivaldellavoro.it. Un Festival che arriva in un momento storico importante, che impone necessariamente un confronto su un mondo del lavoro profondamente mutato e sulle conseguenze della pandemia sulla tenuta economica del Paese. Cinque le parole chiave dell’evento 2021: competenze, formazione, tecnologia, accelerazione, trasformazione. In particolare, quello delle competenze sarà un tema sempre più centrale in economie come quella italiana che da sempre sconta un deficit su professionalità tecniche e strategiche, oltre che nei processi di innovazione delle piccole e medie imprese. La pandemia, però, ha dato anche un forte sprint alle tecnologie. Un’accelerazione che ha toccato competenze verticali e trasversali dei singoli e ha chiesto alle aziende di ripensare ai propri modelli di organizzazione del lavoro. Come fatto, ad esempio, con lo smart working. Con il contributo di numerose personalità della politica, dell’economia, del mondo accademico e professionale si parlerà di tali tematiche e non solo. Al centro della riflessione anche gli scenari futuri dopo lo sblocco dei licenziamenti, l’esaurimento di sussidi e degli ammortizzatori; l’impatto delle nuove tecnologie sulle attività professionali; la diffusione della legalità nel mondo del lavoro oltre ad un’analisi della forte disparità di tutele – tuttora esistente – tra lavoro autonomo e dipendente. A non mancare saranno i momenti di formazione, su tematiche di attualità e di stretto interesse per Consulenti del Lavoro e non solo, che si svolgeranno nel pomeriggio della due giorni, in modalità webinar, all’interno dei sette spazi virtuali in programma: dalla storica aula del diritto, che nelle precedenti edizioni ha riscosso grande successo, a quella delle politiche attive; passando per l’aula della previdenza, delle opportunità, degli strumenti per competere, dell’orientamento al lavoro e delle nuove competenze. Numerosi gli ospiti che hanno già confermato la loro partecipazione. Tra questi, solo per citarne alcuni: Renato Brunetta, Ministro per la Pubblica Amministrazione; Giuseppe Conte, già Presidente del Consiglio dei Ministri; Claudio Durigon, Sottosegretario MEF; Carlo Cottarelli, economista; Luigi Di Maio, Ministro degli Esteri; Maria Stella Gelmini, Ministro per gli affari regionali e le autonomie; Gugliemo Loy, Presidente Civ INPS; Giorgia Meloni, Presidente Fratelli d’Italia; Tiziana Nisini, Sottosegretario al Ministero del Lavoro; Stefano Patuanelli, Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali; Ettore Rosato, Presidente Italia Viva; Matteo Salvini, Segretario nazionale Lega; Luigi Sbarra, Segretario Generale CISL; Pierpaolo Sileri, Sottosegretario Ministero della Salute; Francesco Paolo Sisto, Sottosegretario Ministero della Giustizia; Erika Stefani, Ministro per la disabilità; Tiziano Treu, Presidente CNEL; Pasquale Tridico, Presidente INPS. Tutte le informazioni sono online su www.festivaldellavoro.it, che da quest’anno ha messo a disposizione una nuova e inedita area del sito dedicato ai digital game.